Vintage: scegliere e averne cura

di Anna Negusanti

Ti é mai capitato di notare come molti abiti vintage sono cuciti?
La maggior parte degli abiti fino agli anni 70 compresi erano sartoriali e dentro c’era tessuto a sufficienza per allargarli e allungarli, questo perché si dovevano adattare nel tempo alle esigenze di chi li portava.

Per dire, se si ingrassava il vestito si poteva allargare oppure passava a qualcun altro che non aveva la stessa taglia.
Questo ci fa pensare che la moda non era affatto veloce come adesso e quindi c’erano molti meno sprechi.
Gli abiti dovevano durare nel tempo.
Il tanto amato lino che trovi nelle collezioni degli ultimi anni lo puoi ritrovare nel vintage, le stesse linee proposte ora nelle catene fast andavano già di moda almeno 20/30 anni fa.
Spesso in cooperativa ci arrivano maglie infeltrite e mi dico: peccato, lavata meglio sarebbe ancora un’ottima maglia perché la lana era buona (un tempo). Spesso sono anche firmate o hanno un taglio carinissimo.
Ti svelo alcuni segreti per far durare più a lungo i tuoi vestiti.
Se hai una macchia non lasciare il tuo capo da lavare per il prossimo anno, lavalo subito perché più tieni la macchia lì e più si fissa sul tessuto.
Consiglio lavaggi non frequenti, poca acqua, sapone neutro e se è la prima volta che lo lavi non metterlo con altri capi.
Se invece sull’etichetta c’è scritto che è meglio lavarlo a secco, portalo in lavanderia, non lavarlo tu, potresti rovinarlo.

Nei prossimi articoli vorremmo mostrarti come le catene di fast fashion stiano copiando in maniera spudorata i capi del passato…. allora perchè non comprare vintage, di maggiore qualità?

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