Filare e tingere: sfruttamento e inquinamento

Cambio Stile

Dopo esserci occupati nei post precedenti della coltivazione del cotone e degli impatti che questa ha sul piano ambientale e dei diritti dei lavoratori, affrontiamo la fase successiva della filiera: la filatura.
Una zona tipica per questa lavorazione è il Tamil Nadu, in India. Una quota rilevante della forza lavoro è rappresentata da giovani ragazze, a volte vittime di una pratica chiamata “schema Samungali”: i broker convincono le famiglie a farle lavorare in fabbrica per diversi anni garantendo in cambio una dote da versare al futuro marito. Non di rado queste ragazze cadono in depressione o rimangono vittime di soprusi e violenze sessuali e in alcuni casi si tolgono la vita.
Altra lavorazione è la tintura con l’uso di sostanze tossiche e cariche di metalli pesanti, dannose sia per i lavoratori che per l’ambiente. Gli addetti non sono dotati di mascherine e guanti, mentre i sistemi di filtraggio negli stabilimenti produttivi sono per lo più inadeguati, e le tinture finiscono nei corsi d’acqua
Tutto questo ci appare lontano, difficile da immaginare. Eppure sono storie vissute dagli indumenti che portiamo addosso. Non dobbiamo prendere coscienza per restare vittime dei sensi di colpa o di impotenza. Dobbiamo invece diventare consapevoli perché insieme possiamo fare tanto. Ci sono già tante organizzazioni che si impegnano per cambiare le cose, e molti obiettivi sono stati già raggiunti.

Possiamo cambiare la storia con le nostre scelte quotidiane, unendo le forze.

Contatto sta organizzando un gruppo di persone che hanno deciso di impegnarsi per fare la differenza. Se vuoi farne parti compila il modulo qui sotto.

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